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Home Acquacoltura

L’UE tra i primi cinque maggiori produttori di ostriche al mondo

In Italia ampi margini di crescita per il consumo e la produzione

Candida Ciravolo by Candida Ciravolo
25 Marzo 2023
in Acquacoltura, In evidenza, Mercati, News, Pesca
L’UE tra i primi cinque maggiori produttori di ostriche al mondo

L’UE tra i primi cinque maggiori produttori di ostriche al mondo

L’UE tra i primi cinque maggiori produttori di ostriche al mondo – Quasi 98.000 tonnellate di ostriche prodotte nel 2020 hanno consentito all’UE-27 di rientrate tra i primi 5 più grandi produttori al mondo.
È la Francia che con l’82% della produzione nel 2020 traina il settore UE, seguita dall’Irlanda che ha contribuito con un 10%. L’Italia, dopo Portogallo (3,7%), Paesi Bassi (2,4%) e Spagna (1,1%), con uno 0,2%, equivalente a 226 tonnellate prodotte, figura tra i primi sei principali produttori.

Ostriche, produzione quintuplicata in Italia

Nel decennio tra il 2011 e il 2020, in linea di massima la produzione dell’UE è rimasta stabile: 97.092 le tonnellate prodotte nel 2011 contro le 97.887 nel 2020. Per quanto riguarda il Bel Paese la produzione si è più che quintuplicata, passando dalle 42 tonnellate del 2011 alle 226 di due anni fa.
Il quadro globale fotografa una produzione totale di circa 6,4 milioni di tonnellate di ostriche (anno 2020) con la Cina come maggior produttore al mondo (85%), seguita dalla Corea del Sud (5%), dagli Stati Uniti (3%) dal Giappone e dall’EU (entrambi 2%).
Il 98% del totale di ostriche prodotte è proveniente dall’acquacoltura che nel decennio di riferimento, 2011-2020, ha fatto registrare un aumento della produzione del 43%.

Nel 2020 l’86% della produzione mondiale ha interessato l’ostrica concava detta anche ostrica giapponese o del Pacifico (Crassostrea gigas), per il 10% l’ostrica piatta europea (Ostrea edulis), per il 3% Ostrica americana (Crassostrea virginica) e per l’1% altre specie.

Ostriche, in Italia il consumo pro-capite è di 0,10 kg

Nel 2020 l’Italia figura tra gli Stati membri con un consumo apparente significativo (peso vivo) di 5.852 tonnellate e un consumo pro-capite di 0,10 kg (controllare). Un profilo, quello italiano, che, una volta sfatato il luogo comune che l’ostrica rientra nella tipologia di cibo elitario e costoso, lascia immaginare ampi margini di crescita per il settore, sia per il consumo sia per la produzione.

Scarica qui il report EUMOFA sul mercato EU dell’ostrica

È possibile consultare qui il nuovo approfondimento EUMFA sul mercato dell’ostrica in UE.

L’UE tra i primi cinque maggiori produttori di ostriche al mondo

Tags: EUMOFAostricheostriche consumo pro-capiteostriche Italiaproduzione ostriche Italia
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