Mangimi acquacoltura. La Russia autosufficiente entro 3 anni – Il capo dell’Agenzia federale per la pesca, Ilya Shestakov, ha annunciato che l’industria dei mangimi per pesci in Russia coprirà completamente le esigenze degli allevamenti ittici del paese. Per raggiungere questo obiettivo, sono in corso la costruzione di nuovi impianti di produzione di mangimi e l’allocazione di sussidi per compensare i costi di capitale necessari per le nuove infrastrutture.
Durante una conferenza stampa presso l’Agenzia federale per la pesca, Ilya Shestakov si è detto convinto che tra due, tre anni, il Paese sarà in grado di raggiungere l’autosufficienza totale nella produzione di mangimi per pesci.
La principale motivazione per l’accelerazione dei progetti di produzione di mangimi per pesci è stata l’imposizione di sanzioni e il ritiro delle società straniere dal mercato interno. Nonostante l’organizzazione degli approvvigionamenti attraverso paesi amici, l’industria ittica nazionale ha ancora bisogno di mangimi di qualità per sostenere la crescita dell’acquacoltura domestica.
Negli ultimi anni, si è assistito a un notevole ritiro delle società straniere dal mercato interno russo. Questo fenomeno è stato in gran parte influenzato dalle sanzioni internazionali e dalle politiche restrittive adottate da diversi paesi. Le sanzioni hanno avuto un impatto significativo su diverse industrie, compresa quella alimentare e ittica.
Il ritiro delle società straniere ha comportato una serie di sfide per il mercato russo, in particolare per settori come l’importazione di prodotti alimentari e l’accesso a tecnologie avanzate. Le aziende russe si sono trovate ad affrontare la necessità di riorganizzare le loro catene di approvvigionamento e di sviluppare capacità di produzione interne per garantire la continuità delle attività commerciali.
Nonostante le difficoltà iniziali, il ritiro delle società straniere ha anche creato opportunità per le imprese russe di espandere la propria presenza sul mercato interno e di sviluppare settori chiave dell’economia. Il governo russo ha adottato politiche volte a promuovere l’autosufficienza e l’indipendenza economica, incentivando la produzione interna e la sostituzione delle importazioni.
In risposta al ritiro delle società straniere, sono state implementate diverse politiche, tra cui l’allocazione di risorse finanziarie per lo sviluppo di settori strategici, l’introduzione di nuove normative per agevolare gli investimenti interni e la promozione dell’innovazione tecnologica a livello nazionale.
È importante sottolineare che a partire dal 2023 gli imprenditori del settore acquacoltura possono beneficiare di un rimborso pari al 20% delle spese sostenute per la costruzione e l’ammodernamento delle strutture di produzione di mangimi per le specie di storioni e salmoni.
Queste iniziative mirano a promuovere lo sviluppo dell’industria dei mangimi per pesci in Russia, garantendo la fornitura interna di mangimi di alta qualità per sostenere la crescita dell’acquacoltura nel paese. L’obiettivo a lungo termine è quello di ridurre la dipendenza dalle importazioni straniere e creare un settore ittico autosufficiente e competitivo a livello nazionale.
Mangimi acquacoltura. La Russia autosufficiente entro 3 anni