Da poco meno di una settimana abbiamo aperto le porte alla primavera e ci spingiamo verso il mese di aprile. Il cambio dell’ora e l’arrivo della bella stagione ci stimolano ad un maggiore consumo di pesce fresco.
Da buoni sostenitori di un consumo consapevole del pescato e della sostenibilità ambientale, siamo invitati ad invertire la tendenza tutta Italiana di acquistare pesce importato scegliendo invece pesce di stagione e autoctono a cui è stato lasciato lo spazio naturale di riproduzione.
Pesce fresco e locale. Questo dovrebbe essere il leitmotiv di ogni mese dell’anno e di ogni stagione. Le ragioni sono ben note a tutti. Il consumo di pesce di stagione va a tutto vantaggio dell’ambiente e delle nostre stesse tasche.
L’acquisto di pesce locale fresco limita di gran lunga le importazioni dai paesi esteri, ciò incide notevolmente sui costi di trasformazione, conservazione e trasporto.
I mari che circondano la nostra Penisola sono ricchi di specie molto nutrienti e facili da preparare. Sardine, acciughe e ricciole, ricche di omega 3 e acidi grassi, proteggono cuore e sistema circolatorio.
Molto buoni e ideali per mantenersi in perfetta forma fisica, sogliola, sgombro, tonno, triglia, aragosta, cernia, mazzancolla, pesce di San Pietro, sarago, scampo, scorfano, seppia, spigola, totano cefalo, dentice, nasello.
Candida Ciravolo