Si o no all’allevamento di polpi? – Nonostante la massiccia opposizione pubblica, il primo allevamento commerciale di polpi al mondo, costruito alle Isole Canarie da Nueva Pescanova, sembra procedere.
Il progetto, finalizzato ad allevare un milione di polpi all’anno a scopo alimentare, è in attesa dell’approvazione normativa necessaria per avviare i lavori. La tecnologia di produzione, lanciata nel 2018, ha superato le sfide legate all’allevamento intensivo di polpi, precedentemente ritenuto quasi impossibile a causa delle esigenze alimentari delle larve e dell’ambiente controllato richiesto.
Nueva Pescanova ha recentemente fatto sapere che si è giunti alla quinta generazione di polpi nati nelle strutture, che sono riusciti a riprodursi al di fuori del loro habitat naturale.
Tuttavia, il progetto si è scontrato con l’opposizione di ambientalisti e parte della comunità scientifica. Circa 75 ONG, esperti e personaggi pubblici hanno inviato una lettera aperta al governo delle Isole Canarie, chiedendo l’abbandono del progetto per evitare crudeltà sugli animali, danni ambientali e impatti negativi sul turismo.
La questione etica solleva controversie, poiché i polpi sono animali solitari e intelligenti. Organizzazioni come Compassion in World Farming hanno evidenziato che i polpi non possono essere allevati secondo elevati standard di benessere, sostenendo che l’allevamento intensivo potrebbe causare aggressioni o cannibalismo.
Il progetto, supportato da nove centri di ricerca in Spagna, Portogallo e Messico, è visto come un’innovazione scientifica per affrontare la crescente domanda globale di polpo. Tuttavia, il dibattito sulla macellazione dei polpi e le condizioni di vita nei centri di allevamento sollevano preoccupazioni etiche.
Nonostante la resistenza, Nueva Pescanova difende il proprio progetto, sottolineando gli sforzi per ottimizzare la produzione in termini di genetica, nutrizione, salute e benessere degli animali. Il progetto mira a sviluppare un’acquacoltura sostenibile, ma gli oppositori chiedono di vietare l’allevamento commerciale di polpi.
La crescente domanda globale di polpo, stimata a 350.000 tonnellate all’anno, rende il dibattito sull’allevamento intensivo un tema rilevante. Nueva Pescanova sostiene che la tecnologia soddisfa gli standard di qualità e benessere degli animali, ma l’esito del progetto rimane incerto, con gli ambientalisti che esercitano pressioni sui legislatori per un divieto.
Si o no all’allevamento di polpi?