L’ecosistema marino del Cilento e le aree marine sperimentali – La Giornata Mondiale degli Oceani del 2022, celebrata anche a Pollica e nel Cilento, punta ad accrescere la consapevolezza della necessità di un supporto concreto alle iniziative globali che mirano a proteggere almeno il 30% delle terre, delle acque e degli oceani del Mondo entro il 2030.
Conservare l’ecosistema marino del Mediterraneo, diversificare le modalità della pesca, contrastare il depauperamento degli stock ittici, prevenire il degrado dei fondali e dell’habitat marino, ma anche preservare le conoscenze tradizionali, incoraggiare la cooperazione anche nella ricerca, tutelare i diritti dei pescatori, soprattutto su piccola scala, promuovendo una pesca responsabile rappresenta una prerogativa mediterranea. D’altronde, questi sono solo alcuni dei principi generali inclusi all’interno del Codice di condotta per la pesca responsabile, adottato dalla FAO nella conferenza del 1995.
In questo contesto si è collocata la Settimana europea dell’Agrifood, promossa dal Future Food Institute, in collaborazione con la Rappresentanza in Italia della Commissione Europea e il Comune di Pollica per collegare stakeholder e per avvicinare le istituzioni ai protagonisti del food e del seafood.
Troppo spesso le aree marine protette sono considerate aree di negazione e di privazione: aree particolarmente vulnerabili o danneggiate, aree in cui non è possibile pescare o transitare. Invece, come ha recentemente evidenziato Stefano Pisani, Sindaco di Pollica, queste aree potrebbero trasformarsi in incredibili opportunità: Aree Marine Sperimentali, in cui il ruolo dei pescatori diventi nuovamente strategico. Pescatori custodi, protagonisti attivi della tutela di habitat critici e della biodiversità marina, raccogliendo dati fondamentali per la ricerca e concedendo al mare il tempo di rigenerarsi.
I momenti di approfondimento sviluppati nel Cilento dal Future Food Institute hanno consentito di porre l’attenzione su dati davvero preoccupanti: “il consumatore medio conosce una ventina di specie ittiche e ne mangia 12 o 13. Eppure, il Mar Mediterraneo permette una pesca multi specie, con una grandissima varietà di specie pescabili. Si tratta di un problema collettivo, sia dei consumatori che non conoscendo la specie e non sapendole cucinare decide di non acquistarle, ma anche degli operatori del settore ittico, che potrebbero migliorare in alcuni casi la valorizzazione di certi prodotti”, ha dichiarato Giuseppe Palma, segretario generale di Assoittica Italia, durante i lavori svoltisi presso l’Associazione Pescatori di Castellabate (Sa).
Il Future Food Institute continua a rilanciare l’importanza di costruire una solida rete di aree protette che preservino almeno il 30% della Terra per garantire un clima e oceani più in salute. Per il Cilento, la pesca rappresenta una delle principali forme di sostentamento economico. Una pesca sostenibile che rispetti gli oceani e i mari è l’obiettivo dell’ecosistema propositivo e rigenerativo che l’azione del Future Food Institute e del Comune di Pollica stanno rilanciando in questi territori.
Dialogo e cooperazione sono i valori che hanno caratterizzato la Settimana europea dell’Agrifood che ha consentito di sviluppare un importante workshop con esperti dei settori dello sviluppo sostenibile, della pesca e i protagonisti della pesca cilentana che hanno espresso le loro preoccupazioni. Una nuova modalità operativa e aggregativa per generare innovative e possibili soluzioni per uno sviluppo sostenibile che preservi i nostri mari ed oceani senza lasciare nessuno indietro.
L’ecosistema marino del Cilento e le aree marine sperimentali