Una recente ricerca collega l’assunzione di acidi grassi Omega-3 e il consumo di pesce, con un ridotto rischio di malattie cardiovascolari e di nascite premature.
In uno studio condotto su persone che hanno assunto Omega-3 con prescrizione, i ricercatori hanno notato che i soggetti avevano il 28% in meno di probabilità di subire attacchi cardiaci rispetto a quelli che assumevano un placebo. Inoltre, le persone che hanno mangiato meno di 1,5 porzioni di pesce a settimana hanno ridotto il rischio di malattie cardiovascolari del 19% assumendo Omega-3.
La ricerca è stata presentata all’American Heart Association 2018 Scientific Sessions a Chicago, Illinois, e pubblicata nel New England Journal of Medicine.
“L’uso di olio di pesce ha dimostrato nella media un rischio ridotto di andare incontro a problemi cardiovascolari”, ha detto il dott. Tom Brenna, professore di pediatria, chimica e nutrizione all’Università del Texas ad Austin e presidente del consiglio consultivo scientifico e nutrizionale del Seafood Nutrition Partnership. “Il messaggio è – ha detto Brenna – se non mangi pesce, prendi degli integratori”.
Accanto allo studio proposto da Lovaza, una nuova verifica Cochrane su 70 studi in tutto il mondo ha rilevato che gli acidi grassi omega-3 riducono del 42% le probabilità di nascite premature.
L’ampia revisione degli studi pubblicati, che comprendeva 20.000 donne in gravidanza, ha rivelato anche una riduzione dell’11% nei parti pretermine e una riduzione del 10% nel rischio di avere un bambino con basso peso alla nascita.
“Questo studio è un’ulteriore prova che i professionisti della salute dovrebbero promuovere attivamente il pesce e gli omega-3 tra le donne in gravidanza”, ha detto Jennifer McGuire– National Fisheries Institute. “I professionisti del settore ittico dovrebbero utilizzare le prove disponibili per sviluppare messaggi per i consumatori”.
Entrambi gli studi “si basano sui risultati che consumare pesce e fonti marine di omega 3 sostenga fortemente la salute del cuore e il benessere generale“, ha detto la presidente della Seafood Nutrition Partnership, Linda Cornish. “C’è un sano alone associato al consumo di prodotti ittici e questi studi aiutano ad aumentare la nostra comprensione del motivo per cui è importante mangiare almeno due porzioni di pesce a settimana e integrare con omega-3, se necessario”.