La segreteria generale della Confsal pesca è vicina ai diciotto marittimi dei due pescherecci di Mazara del Vallo sequestrati in Libia e condivide l’iniziativa della mobilitazione dei familiari verso Palazzo Chigi prevista nella giornata di oggi.
“Anche noi stiamo seguendo l’evolversi della vicenda – afferma il segretario generale della Confsal pesca Bruno Mariani – e la richiesta di incontro delle famiglie con il premier Conte è più che legittima; più che doveroso riceverli vista la fase delicata del post sequestro. Anche noi attendiamo con trepidazione la liberazione dei pescatori e dei motopesca ‘Antartide’ e ‘Medinea’ sequestrati la sera del primo settembre a 38 miglia dalle coste libiche. Adesso auspichiamo – continua Mariani – che la Farnesina e l’intelligence continuino a fare il loro meglio per arrivare al rilascio dei diciotto marittimi e, pur comprendendo la situazione particolare, crediamo che, a distanza di venti giorni dal sequestro, tutte le soluzioni possibili devono essere messe in campo ascoltando anche le volontà dei familiari dei pescatori coinvolti”.
“La Confsal pesca auspica, inoltre, che i Ministeri competente si attivino affinchè i nostri pescherecci ed i nostri lavoratori siano fortemente tutelati. Non è possibile che la nostra presenza nell’area di pesca del Mediterraneo, sia sempre più a rischio”, conclude il segretario generale Confsal pesca Mariani.