La crescente richiesta interna di storione e di caviale ha reso la specie molto stimolante per l’acquacoltura russa.
Secondo i dati forniti dall’Agenzia Federale della Pesca (Rosrybolovstvo), ben 70 aziende impegnate nell’allevamento di storioni hanno raddoppiato la produzione degli inizi degli anni 2000, arrivando a produrne annualmente dalle 2.500 alle 3.000 tonnellate. Una crescita alla quale si è giunti malgrado il costo elevato del prodotto finito e le rigide normative che gli allevatori affrontano.
Una delle aziende più rinomate, la ARK Beluga LLC, è oggi uno dei principali produttori di storioni del paese. Nella fase di avvio, oltre 20 anni fa, l’azienda puntava principalmente alla produzione di caviale, oggi nei suoi impianti la società ospita 10.000 storioni e, per soddisfare la domanda interna, intende aumentare i volumi di produzione fino al 50% entro il 2021.
Oltre alla piscicoltura, dalla fine del 2018 l’azienda ha sviluppato numerosi metodi di lavorazione con la produzione di filetti e bistecche, ma anche di coda, teste, frattaglie e altre parti di pesce. La produzione non si limita allo storione di produzione aziendale ma impiega anche una gamma di specie provenienti da fornitori esterni, tra cui carpa argentata, lucioperca, luccio, lasca, pesce gatto e orata.
La maggior parte della produzione aziendale è rivolta al mercato interno anche se una piccola parte viene esportata nei paesi dell’Europa occidentale e negli Stati Uniti.
ARK Beluga LLC fa parte dell’Aquaculture and Fisheries of the Astrakhan Region, un cluster industriale istituito nel 2014 che unisce 46 tra le principali aziende di acquacoltura nel sud della Russia.
Gli analisti russi del Rosrybolovstvo prevedono che nei prossimi anni l’allevamento di storioni in Russia crescerà di pari passo con la ripresa economica.
Secondo Vasily Sokolov, vice capo del Rosrybolovstvo, entro il 2021 dovrebbero essere prodotte 4.000 tonnellate di storione e 30 tonnellate di caviale.