Salmone, il colore incide sulla qualità? La nuova ricerca di Nofima – Uno dei criteri di valutazione della qualità del salmone è sicuramente la sua colorazione. Infatti, un colore chiaro del salmone fa sì che questo venga declassato, con perdite finanziarie per chi alleva questa specie ittica diffusa sul mercato. Il ricercatore di Nofima Trine Ytrestøyl sostiene che trovare la ragione principale che determina la scarsa pigmentazione delle carni del salmone commerciale, si potrebbe lavorare sul miglioramento di questa qualità al fine di migliorare la produzione stessa.
Essendoci scarsa letteratura in merito all’argomento, il progetto Knowledge Mapping Pigmentation, finanziato dal Norwegian Seafood Research Fund (FHF), mira a capirne di più sull’argomento.
In generale, sembra che il colore dei filetti di salmone norvegese si sia andato a deteriorarsi negli ultimi dieci anni. Al modificarsi della pigmentazione, con conseguente mancanza di astaxantina, anche i mangimi dei salmoni allevati sono stati modificati per riequilibrare i livelli di astaxantina all’interno dell’organismo dei salmoni stessi. Dal momento che qualsiasi variabile può influire sui livelli di pigmentazione, diventa davvero importante monitorare le condizioni di allevamento e produzione in modo da identificare qualsiasi possibile causa.
Per avere maggiori informazioni riguardo alla problematica e sugli sviluppi della stessa, i ricercatori sono alla ricerca di dati provenienti da impianti di produzione commerciali, sia rispetto agli anni passati sia rispetto alle varie regioni e paesi. Interviste e sondaggi consentiranno ai ricercatori di approfondire qualsiasi relazione causale tra le variabili riscontrate e indagare e diffondere le misure per migliorare la pigmentazione.
Durante il periodo del progetto Nofima indirà diversi seminari aperti sull’argomento pigmentazione ai quali gli interessati saranno invitati a partecipare, con la speranza che questo progetto aumenti le competenze nell’ambito della pigmentazione del salmone.
Salmone, il colore incide sulla qualità? La nuova ricerca di Nofima