Un nuovo studio condotto in Svezia suggerisce il legame tra consumo di pesce e una migliore salute neurologica a lungo termine che potrebbe comportare l’assunzione della proteina parvalbumina.
La proteina, che si trova in grandi quantità in diverse specie di pesci, ha dimostrato di aiutare a prevenire la formazione di alcune strutture proteiche strettamente associate al morbo di Parkinson.
“La parvalbumina raccoglie la ‘proteina di Parkinson’ e impedisce che si aggreghi”, spiega Pernilla Wittung-Stafshede, professoressa e responsabile della divisione Biologia Chimica della Chalmers University of Technology , e autrice principale dello studio.
Aumentare la quantità di pesce nella nostra dieta potrebbe essere un modo semplice per combattere la malattia di Parkinson. Aringhe, merluzzi, carpe, scorfani, salmone e dentice, presentano livelli particolarmente elevati di parvalbumina, ma la proteina è comune anche in molte altre specie di pesci.
“Il pesce è normalmente molto più nutriente alla fine dell’estate, a causa dell’aumentata attività metabolica. I livelli di parvalbumina sono molto più alti nei pesci dopo un’estate soleggiata, quindi potrebbe essere utile aumentarne il consumo durante l’autunno”, dice Nathalie Scheers, ricercatrice che ha collaborato allo studio.