Prevenire l’anisakis nei prodotti ittici con il congelamento – Scongiurare il rischio anisakis è possibile adottando semplicemente un atteggiamento preventivo e congelando il prodotto a -20ºC per 24 ore prima del consumo.
A formulare la raccomandazione un gruppo di ricerca composto da studiosi del Laboratorio di Patologia Animale del Centro Interdisciplinare per la Ricerca Marina e Ambientale (CIIMAR) e del Dipartimento di Biologia della Facoltà di Scienze dell’Università di Porto (FCUP). Secondo i ricercatori, che hanno pubblicato un articolo sulla rivista scientifica Food Control, la prevenzione risulta essere la misura migliore per evitare i rischi associati alla presenza di anisakis nei prodotti della pesca.
La ricerca, condotta sulle cinque specie ittiche maggiormente presenti sul mercato portoghese, salmone, tonno, merluzzo, nasello e sardine, ha consentito di analizzare i pericoli legati al consumo del crudo.
Sushi, sashimi e pesce marinato continuano ad attrarre sempre più consumatori che, con solo alcune precauzioni possono evitare rischio d’infezione. Il congelamento, se effettuato correttamente, può uccidere il parassita.
Il consumo medio pro capite dei portoghesi di prodotti ittici è di 60 chili l’anno, contro una media europea di 27 chili. Si rende quindi particolarmente importante per il consumatore comprendere meglio e prevenire i pericoli legati all’anisakis nel pesce.
Nel caso del salmone, i ricercatori hanno evidenziato che quello selvatico ha maggiori probabilità di essere infettato da anisakis rispetto a quello d’allevamento. In ogni caso, è sempre opportuno il congelamento prima del consumo crudo. Per quanto riguarda il merluzzo i ricercatori suggeriscono la salagione, il nasello invece va sempre congelato. Le sardine hanno mostrato bassi livelli di infezione, mancano invece informazioni sulla situazione del tonno. I ricercatori hanno quindi sottolineato la necessità di disporre di ulteriori fondi per continuare la ricerca.
Prevenire l’anisakis nei prodotti ittici con il congelamento