La rana pescatrice, ottimo esempio di “brutto ma buono”, è un pesce prelibato apprezzato per le sue carni bianche e delicate e per il ridotto contenuto di spine. Non è assolutamente un pesce povero anzi è annoverato fra i pesci più pregiati.
Viene commercializzata fresca, congelata o surgelata, solitamente già spellata e decapitata (in queste condizioni assomiglia a una “coda di rospo”); per essere sicuri della sua freschezza consigliamo di acquistarla intera e con la sua pelle (che è priva di scaglie); valore aggiunto di questa scelta sono la testa e il fegato, solitamente scartati, ottimi per la preparazione di brodi e zuppe la testa e di crostini “gourmet” il fegato. Come per altre specie il sapore della Pescatrice è diverso a seconda della provenienza: quelle pescate in Adriatico hanno carni sode ed un gusto delicato, quelle pescate in Sicilia per la diversa alimentazione e habitat hanno carni con un sapore più intenso.
La rana pescatrice fa parte dei cibi ricchi di proteine ad alto valore biologico, vitamine – soprattutto la vitamina D e molte vitamine del gruppo B – e minerali specifici – soprattutto fosforo e iodio. È anche una fonte apprezzabile di acidi grassi polinsaturi semi essenziali omega 3.
Le calorie sono 63 kcal per cento grammi di prodotto fresco.
La Rana Pescatrice, (Lophius piscatorius), detta anche Coda di Rospo, è un pesce osseo marino appartenente alla famiglia Lophiidae.
Distribuzione e habitat
La Rana Pescatrice è diffusa nel Mar Mediterraneo (parte occidentale), dal mare del Nord all’oceano Atlantico. È un pesce che vive su fondali sabbiosi o sassosi dai 30 metri fino a quote abissali.
Descrizione
La Pescatrice presenta una testa massiccia ricoperta di creste ossee e spine, appiattita e allargata, di forma ovale, così come la parte anteriore del corpo; il corpo è conico e la pelle è priva di scaglie. La bocca è molto grande e rivolta verso l’alto, con numerosi denti acuti: la mascella inferiore è prominente rispetto a quella superiore. Il primo raggio della pinna dorsale è estremamente sviluppato e dotato in punta di una piccola escrescenza carnosa. Quest’appendice, utilizzata per cacciare, è chiamata illicio. La colorazione è tendenzialmente bruna sul dorso e bianca nel ventre.
Può raggiungere dimensioni ragguardevoli: sono stati pescati esemplari di 200 cm di lunghezza per 57 kg di peso.
Specie affine è Lophius budegassa, che presenta frange cutanee meno sviluppate, peritoneo di colore scuro, ciuffo dell’illicio non lobato, colorazione del dorso più rossiccia e, in genere, dimensioni inferiori (fino a 70 cm).
Alimentazione e comportamento
La Pescatrice è una specie dalle abitudini solitarie, vive nascosta sotto la sabbia, completamente invisibile per le prede, e come se fosse una canna da pesca usa l’illicio: la preda incuriosita dai movimenti dell’illicio si avvicina per ingoiare la finta esca, la rana pescatrice porta prima l’appendice un po’ all’indietro, poi ingoia l’animale che si è avvicinato scattando in avanti con le potenti pinne pettorali.
Pesca
Palamiti e reti a strascico, preda anche dei bolentini di profondità dei pescatori sportivi.